La
bomboniera prima di entrare a far parte ufficialmente della tradizione nuziale
era considerata semplicemente una scatola portafortuna o di buon augurio.
Già
nell’Italia del 1400 era diffusa la tradizione secondo la quale gli sposi e le
loro famiglie, in occasione del fidanzamento, si scambiassero preziosi
cofanetti colmi di confetti.
La
tradizione voleva che il fidanzato dovesse inoltre regalare alla sua futura
sposa una “coppa amatoria” ovvero una coppa in ceramica con raffigurato il
volto femminile o l’effigie di una coniglia gravida accanto al nome della
sposa, rigorosamente colma di confetti.
Inoltre,
per assicurasi un matrimonio fecondo e prospero i futuri sposi avrebbero dovuto
bere dalla stessa coppa.
Nell’Inghilterra
del 1500 erano diffuse le “Sweetmeat box” ovvero scatole porta confetti
realizzate in materiali pregiati.
Fonti
storiche ci rivelano che, in occasione del capodanno del 1574, la Regina
Elisabetta I ricevette in dono un certo numero di bomboniere come buon augurio
per il nuovo anno. E non solo … anche molte sue dame amavano degustare i
confetti gelosamente custoditi in prestigiosi cofanetti.
Nella Francia del ’700 era diffusa l’usanza di
regalare agli sposi una piccola ma preziosa scatoletta di bon bon ovvero di
eccelse golosità: il termine bomboniera deriva proprio dal francese
“bombonnière” ovvero porta bon bon,
preziose e ricercate scatole e contenitori realizzati in metalli preziosi
(madreperla, oro, avorio, smalti) e dai ricchi fregi che uomini e donne
esibivano con orgoglio.
Le
bomboniere furono molto apprezzate anche presso la corte di Re Sole.
Goethe, nel 1792, regalò un cofanetto di
deliziosi confetti a colei che sarebbe divenuta sua moglie, lo stesso Napoleone
all’inizio dell’800 ne rimase affascinato a tal punto da farne dono come segno
di riconoscenza.
I primi
capolavori settecenteschi di questa meravigliosa arte in miniatura sono oggi
custoditi nel Museo Internazionale della Ceramica a Faenza, nel Museo delle
Porcellane a Doccia o ancora nel Museo Internazionale delle Ceramiche di Nove.
La
bomboniera ha acquisito nel corso degli anni, grazie ovviamente alle abili di
illustri maestri, una specifica connotazione artistica tale da diventare,
soprattutto nella cultura italiana, parte integrante delle cerimonie che
meritano di essere ripensate nel tempo, in tutto il mondo.
La
tradizione di regalare piccole bomboniere si è mantenuta nel corso degli anni
fino ad arrivare ai giorni nostri in cui è associata a tutti gli eventi più
importanti della nostra vita.
Bomboniere
classiche sono piattini, posaceneri,
statuine in ceramica o piccoli oggetti di vetro o di cristallo.
Oggi si sta
consolidando sempre più la scelta della bomboniera come oggetto utile, molto
apprezzati sono oggetti come apribottiglie, tappi, segnalibri, cornici portafoto, profumatori per ambienti e
candele.
E’
importante che la bomboniera rispecchi i gusti e la personalità di chi lo dona
come ringraziamento agli invitati che vorranno condividere la gioia dei momenti
più belli.